di Paolo Melis
Esce per la collana Architettura e architetti moderni la prima monografia che porta nuova luce sull’attività professionale di Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti. Il volume colma un inspiegabile vuoto di conoscenze e ricostruisce, sullo sfondo di una storia del paese che va dal fine corsa dell’Italia mussoliniana all’Italia del boom e della dolce vita, un capitolo di architettura italiana in grado di riassegnare il posto a due suoi legittimi interpreti, tanto più significativi ed emergenti quanto più difficilmente collocabili nelle usuali categorie di Novecento e di Razionalismo.
Vincenzo Monaco (Roma 1911-1969) e Amedeo Luccichenti (Isola del Liri 1907 – Neully-sur-Seine 1963), architetti attivi a Roma dalla prima metà degli anni Trenta, sono stati tra i più significativi interpreti del filone più vivo del movimento moderno che in Italia come altrove si batté contro tutto ciò che tendeva a condizionare negativamente l’evoluzione dell’architettura, contribuendo ad affermare l’identità e la vitalità dell’architettura italiana nel mondo negli anni della ricostruzione e dello sviluppo economico ed industriale del paese. Le loro figure e la loro fama di architetti sono indissolubilmente legati al successo e all’immagine dello Studio Monaco e Luccichenti fondato intorno al 1936-37 e destinato a diventare uno dei luoghi di punta di un nuovo modo di fare architettura, dove le sinergie di gruppo, gli alti specialismi, la garanzia di un prodotto di qualità e la capacità di saper trattare i vari aspetti della complessa materia progettuale sono stati in grado di fare la differenza.
> Paolo Melis, architetto, professore di Progettazione architettonica e urbana presso la Sapienza di Roma, ha pubblicato nel corso degli anni numerosi articoli e saggi su temi e protagonisti di primo piano del movimento moderno e partecipato con contributi e relazioni ad importanti convegni nazionali ed internazionali su figure chiave dell’architettura italiana del novecento: Adalberto Libera nel dopoguerra, Cagliari, 2003; Mario Ridolfi 1904-2004, Roma-Terni, 2004; Marcello Piacentini, Roma, 2010. È autore del volume Adalberto Libera 1903-1963. I luoghi e le date di una vita. Tracce per una biografia, Rovereto, 2003, promosso nel I° centenario della nascita dell’architetto trentino dal Comune di Villa Lagarina, dalla Provincia Autonoma di Trento e dal Mart di Trento e Rovereto. Sullo stesso argomento di questo libro ha in preparazione una monografia sull’opera prima di Monaco e Luccichenti: La villa Petacci alla Camilluccia.
Veste editoriale: Cartonato stampato
Formato: 25×28
Pagine: 336
Immagini a colori:
Immagini b/n:
Lingua: IT
Anno: 2018
ISBN: 9788837062729
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