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LIMOND

VESPER No.1: Supervenice

18,00 

Esaurito

a cura di Dipartimento di Culture del Progetto Università IUAV di Venezia

Venezia è nota, la sua identità è così conosciuta da essere considerata scontata, sintetizzabile come un logo e ripetibile: la città mostra il proprio volto lasciando nello sfondo la propria struttura. Oro e fango qui si mescolano dando corpo a un documento multiforme. Concreto e immaginario, autentico e replicabile, minuto e smisurato, potente e fragile si scambiano la scena, si mescolano guardando Venezia come oggetto cangiante.
L’alter ego di quanto è noto e scontato è superlativo ovvero supera canoni predeterminati, è l’impensabile condensato nel prefisso di una lingua altra, poiché si palesa solo quando si esce da Venezia, quando sollevandosi la si guarda da fuori. Così emergono dalla sua immagine fissa azioni e progetti, modi e opere che trasportano la città in un’altra dimensione, che la trasfigurano. Questo vento (super) lento la traversa ma non la cambia: Venezia continua a offrire il suo volto noto allo specchio che la riflette quotidianamente. Piegare quel vento per andare dentro l’oggetto implica immergersi, almeno per il tempo di un racconto su carta, nelle deviazioni, nelle contraddizioni di Supervenice. Venezia è continuamente progettata, faticosamente “perseverata”, nata fortunosamente in un luogo inabitabile contraddicendo le norme dell’attuale idea di sostenibilità, già allora metteva in campo desideri e paure. La città è fronteggiata da quel che resta della più grande zona industriale d’Europa, a questa concreta traccia di modernità novecentesca si frappone un’ipertrofia bibliografica: una gigantesca biblioteca ideale è stata costruita misurando la città più umorale, lunatica dell’Occidente. Anche se Marco Polo la trovava noiosa, tanto da non volerci tornare, la sua stabilità, come in un ambiente orientale, dipende dallo scirocco e dalla luna. Questa sua indeterminazione primordiale la rende il miglior laboratorio, impensabile in altri contesti, per mettere a fuoco questioni cruciali per il futuro. Il contesto muta e con esso vacillano certezze che riaprono la via della ricerca, del progetto: Supervenice è scavare nel territorio più noto per estrarne genealogie anacroniche. Il super alter ego di Venezia è una grande bolla che sospende il dato temporale mentre lo spazio vacilla: quel che resta è solo progetto.

Veste editoriale: Brossura
Formato: 20,5×29
Pagine: 216
Immagini a colori-b/n:
Lingua: GB
Anno: 2019

ISBN: 9788822904164

ISSN: 2704-7598

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INDICE

  • Editoriale | Editorial
    • Sara Marini, Supervenice
  • Citazione | Quote

    • Manfredo Tafuri, Nella Tempesta
  • Progetti | Projects

    • Paul O Robinson, Site Castings: Entwinements in Palazzo Fortuny | Site Castings. Intrecci con Palazzo Fortuny
    • Luigi Guzzardi, Casa-studio Scatturin di Carlo Scarpa: incontri e relazioni nella Venezia degli anni Cinquanta-Sessanta | Scatturin’s Home Studio by Carlo Scarpa: Encounters and Relationships in the Venice of the Nineteen-Fifties and Sixties
    • Paolo Ceccon, Oltre un eloquente silenzio. Progetto per l’ex Casa-studio Scatturin di Carlo Scarpa | Beyond a Revealing Silence. Recondition of Scatturin’s Home Studio by Carlo Scarpa
    • Robert Henke, Venice Dust
    • Mario Piana, Un restauro di “lunga durata”: il Palazzo dei Grimani a Santa Maria Formosa | A ‘Long-lasting’ Restoration: the Palazzo dei Grimani in Santa Maria Formosa
  • Racconti | Tales

    • Andreas Philippopoulos-Mihalopoulos, The Water Constellations | Costellazioni acquatiche
    • Manuele Fior, Celestia
  • Saggi | Essays

    • Nicola Emery, Walter Benjamin e l’aura di Venezia | Walter Benjamin and the Aura of Venice
    • Gabriele Monti, Le Bal. La superficie violenta delle feste veneziane | Le Bal. The Violent Surface of the Venetian Parties
    • Fernando Quesada, The Superlabyrinth of the Community in Exile | Il super labirinto della comunità in esilio
    • Annalisa Sacchi, Il sipario si alzerà su un incendio. Venezia: dal rogo de La Fenice al romanzo della cenere | The Stage Curtain Will Open on a Fire. Venice: from the Blaze of La Fenice to the Novel of Ashes
    • Serenella Iovino, Reading the Bodies of Venice. Journeys across the Lagoon’s Storied Materialities | Leggere i corpi di Venezia. Viaggi attraverso le narrative materiali della laguna
  • Inserto | Extra

    • Riccardo Miotto, Tornelli | Turnstiles
  • Traduzione | Translation: NOVISSIME

    • Giovanni Marras, Radicalismo inverso: il vuoto come valore, gli studi urbani come strumento | Inverse Radicalism: the Void as a Value, Urban Studies as a Tool
    • Giuseppe Samonà (capogruppo | team leader), Costantino Dardi, Emilio Mattioni, Valeriano Pastor, Gianugo Polesello, Alberto Samonà, Luciano Semerani, Gigetta Tamaro, Egle Renata Trincanato, Explanatory Report motto: NOVISSIME | Relazione illustrativa motto: NOVISSIME
  • Viaggio | Journey

    • Luca Trevisani, Costum car commando. Ovvero non tutti i viaggi sono vacanze | Costum Car Commando. I.e. Not All Travels Are for Leisure
  • Ring

    • Supervoid+Friel, I Giardini della Biennale. Dialettica e scontro tra aspirazioni nazionali e internazionali | The Giardini of the Biennale di Venezia. Dialogue and Clashes between National and International Aspirations
  • Tutorial

    • Fabrizio Antonelli, Le pietre (di Venezia) raccontano: come leggerle | The Stones (of Venice) Tell Stories: How to Read Them
  • Dizionario | Dictionary

    • Massimo Santanicchia, Amphibious
    • Angela Vettese, Biennial
    • Léa-Catherine Szacka, Crowd
    • Milovan Farronato, Ultra
    • Lorenzo Calvelli, Venetiae
    • Alessandra Pagliano, Zootropio