a cura di Fulvio Irace
Il catalogo della mostra-omaggio a Renzo Piano, un viaggio affascinante attraverso disegni, schizzi, prototipi, idee.
Il catalogo della Mostra inaugurale della IV edizione della Festa dell’Architettura, dedicata all’idea di città come elemento centrale della cultura contemporanea del progetto architettonico, “Renzo Piano. Le città visibili”, si concentra sulla forte valenza urbana dell’architettura di Renzo Piano, omaggiando nel titolo Italo Calvino, figura di grande influenza sulla sua sensibilità. Nel volume, i disegni, le immagini dei cantieri e le costruzioni sono presentati raccolti in due nuclei fondamentali. Le grandi città dove maggiori sono state le realizzazioni curate da Piano – New York, Parigi, Milano, Genova – e le città raggruppate come luoghi di realizzazione unità tematiche: città delle arti, la città della musica, la città delle acque, la città della gente, la città che sale, le torri. Con i loro contributi, architetti e studiosi internazionali – fra cui F. Dal Co, L. Ciagà, R. Rogers, C. Olmo – propongono una nuova prospettiva di interpretazione dell’opera di Renzo Piano ancora non completamente esplorata dalla critica, rendendo giustizia di un lavoro spesso confinato nell’esclusivo rapporto con la tecnica.
Il sottotitolo della mostra è ispirato dall’opera di Italo Calvino, uno degli autori che più hanno influenzato la sensibilità dell’architetto. La straordinaria valenza urbana della sua architettura è proposta attraverso disegni originali, progetti e modelli che documentano la produzione di più di quarant’anni di attività, sullo sfondo delle trasformazioni che hanno segnato il passaggio dalla città industriale del XX a quella post-industriale del XXI secolo. I progetti di Renzo Piano possono essere letti come un tentativo di riprendere e rilanciare la tradizione umanistica della città europea, ridiscutendone i principi insediativi nell’ambito della cultura contemporanea. La città di Piano propone un’idea di spazi multifunzionali che traducono l’irrequietezza della contemporaneità attraverso l’esaltazione della complessità, della trasparenza e della permeabilità. Il lavoro su una tipologia architettonica consolidata, come il grattacielo, ridefinisce i rapporti tra pubblico e privato, come dimostrano i casi del New York Times e della London Bridge Tower. A Milano come a New York o a Genova o a Roma, le tracce del passato non sono rimosse ma reintegrate, utilizzando l’ideale della leggerezza come ipotesi progettuale. Le città visibili lancia dunque un’interpretazione dell’opera di Renzo Piano imperniata sulla centralità della visione urbana attraverso i progetti, raccolti in alcuni nuclei fondamentali: la città delle arti, la città della musica, la città delle acque, le città d’affezione (Parigi, New York, Genova, Milano).
Veste editoriale: Softcover
Formato: 30×24,5
Pagine: 324
Immagini a colori:
Immagini b/n:
Lingua: IT
Anno: 2007
ISBN: 9788837052089
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