di Julia Watson – W—E studio
La forza del Lo—TEK
Una Panoramica mondiale sulle Innovazioni architettoniche delle Popolazioni indigene
Trecento anni fa gli intellettuali illuministi costruirono il mito della tecnologia. Influenzato dal convergere di umanesimo, colonialismo e razzismo, questo mito non teneva in considerazione la saggezza locale e la tecnologia delle popolazioni indigene, ritenendole primitive. Oggi ci siamo resi conto con fatica che l’eredità di pensiero di questo mito continua a perseguitarci.
I designer sono ben consapevoli della necessità immediata di ridurre l’impatto negativo dell’uomo sull’ambiente, eppure continuano a proporre lo stesso mito della tecnologia basato sullo sfruttamento della natura. Se la nostra risposta al cambiamento climatico consiste nel costruire infrastrutture indistruttibili e promuovere un design uniforme e altamente tecnologico, stiamo ignorando il sapere millenario che ci insegna a vivere in armonia con la natura. Senza l’implemento di sistemi a basso impatto che considerino la biodiversità come un elemento costruttivo, il design rimane essenzialmente non-sostenibile.
Lo—TEK, da Traditional Ecological Knowledge, è un insieme di saperi, pratiche e credenze tramandati di generazione in generazione, che si oppone al pensiero di un’innovazione indigena primitiva e separata dalla tecnologia, reputandola al contrario raffinata e ideata per funzionare in modo sostenibile all’interno di ecosistemi elaborati.
Diviso in quattro capitoli (Montagne, Foreste, Deserti e Ambienti acquatici), questo volume esplora la saggezza e l’ingegno tramandati per migliaia di anni in luoghi come il Perù, le Filippine, la Tanzania, il Kenya, l’Iran, l’Iraq, l’India e l’Indonesia. Riscopriamo un mito antico in un contesto moderno, trovando le radici dell’essenza della natura umana.
“Mezzo secolo fa Rudofsky ci ha portato in giro per il mondo con Architecture without Architects. Oggi Julia Watson ci invita a riformulare il nostro futuro sulla base della saggezza del design indigeno. Lo—TEK tratta di architettura paesaggistica ma senza gli architetti del paesaggio.” — Bjarke Ingels
> Figura accademica e scrittrice, Julia Watson è la presidentessa e la fondatrice del Julia Watson Studio, uno studio di design sperimentale, urbano e del paesaggio, nonché la direttrice e co-fondatrice di A Future Studio, un collettivo di designer impegnati con una particolare sensibilità etica nei confronti del cambiamento ambientale globale. Insegna Design urbano presso l’Harvard e la Columbia University. Dopo la laurea ad Harvard a pieno titolo per la sua tesi sulla conservazione e sui paesaggi spirituali, ha pubblicato sul Nakhara Journal, Water Urbanisms East, World Heritage Sites and Living Culture of Indonesia ed è co-autrice Spiritual Guide to Bali’s UNESCO World Heritage insieme a Dr. J. Stephen Lansing.
> Piera Wolf e Claudine Eriksson formano il W—E studio, uno studio creativo multidisciplinare con sede a Zurigo e New York. Tentano così di vincere il tempo e lo spazio che separano queste due città diversissime e in continua evoluzione. Sono state entrambe omaggiate da istituzioni e pubblicazioni del calibro The New York Times, Dazed Digital, Rolling Stone, Slanted, ecc. Hanno tenuto seminari, lezioni e workshop anche presso la New York School of Visual Arts, la HTW di Berlino, il Google Creative Lab, e la Hochscule der Künste di Zurigo.
Veste editoriale: Cartonato
Formato: 17×24,4
Pagine: 420
Immagini a colori: 385
Immagini b/n: 95
Lingua: GB
Anno: 2019
ISBN: 9783836578189
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