a cura di Beppe Finessi
Con il nuovo numero di INVENTARIO – il tredicesimo – continua l’esplorazione a tutto campo sulle vie della creazione e della cultura del progetto. Come suggerisce il sottotitolo “Tutto è Progetto”, le discipline del design arte e architettura unite alla vita vera e propria, si trovano a dialogare assieme.
La copertina di questo numero, con un articolo che prosegue nelle prime pagine, è dedicata alle bolle di sapone, sfere sottili emblema dell’effimero, un gioco di colori e trasparenze che da sempre incanta grandi e piccini. Destinate ad esaurirsi in una silenziosa dispersione, affascinano per la loro brevissima vita e il fluttuare leggere, inafferrabili, nell’aria di cui si compongono.
All’interno di INVENTARIO, invece, ritroviamo le rubriche che legano il flusso di pensieri, oggetti e immagini. Le possibilità della ricchezza che può acquisire lo spazio vuoto sono esplorate da Beppe Finessi in “Rimbalzi” e da Arianna Panarella che in “Vite come progetto”, racconta dell’idea di Eduardo Chillida nel suo progetto per la Montaña de Tindaya. In “Esercizi di Stile” Paolo Bocchi mostra il risultato concreto dell’insolita unione tra manga e design, mentre Michele Calzavara ci parla di standardizzazione attraverso il progetto Bad Press, di Diller + Scofidio. Cristina Fiordimela sceglie l’arte politica e impegnata di Angela Ferrera per la rubrica “L’Architettura dell’Arte”; le forbici, con disegni e testi di Giulio Iacchetti, sono protagoniste di “Brevi note” e la continuità spaziale lo è nelle Cinque Piante scelte da Matteo Pirola per “Altri Casi, Altre Case”. Marco Romanelli intervista il designer francese Martin Szekely per “Nuovi Maestri” e la breve ma intensa esperienza artistica di Francesco lo Savio riempie le pagine di “Miti d’oggi” di Alberto Mugnaini. Corrado Levi presenta attraverso i suoi “Perché” e i disegni di Marco Manini, la serie di tavolini Arabesco di Carlo Mollino realizzati alla fine degli anni Quaranta. La natura è al centro dell’opera di Elisabetta Di Maggio, analizzata nella sua bellezza senza tempo da Damiano Gullì in “Normali Meraviglie”, ma anche nella fotografia di Gabriel Orozco, scelta da Andrea Anastasio per “Assoluti”.
Trova spazio con Manolo De Giorgi, anche la nuova rubrica “Cromie”, che si apre con il colore arancione e alcune immagini iconiche di oggetti e ambienti in cui esso è protagonista; e la polvere, che non si infila negli angoli più nascosti, ma prende diverse forme nelle opere d’arte presentate da Marta Elisa Cecchi in “Bagatelle”.
> Beppe Finessi (1966), architetto, svolge attività didattica, critica e di ricerca. Attraverso progetti espositivi ed editoriali si occupa dell’opera dei grandi maestri del design italiano e dei nuovi protagonisti della scena internazionale. Dal 2010 progetta e dirige “Inventario. Tutto è Progetto”.
Veste editoriale: Brossura
Formato: 21×27
Pagine: 160
Immagini a colori:
Immagini b/n:
Lingua: IT-GB
Anno: 2018
ISBN: 9788875707187
Limond s.a.s. di Cardinali Paolo & C.
Via Arnolfo di Cambio 24/A
37138 Verona – Italy
P.IVA: 03119440232
Mail: info@limond.it
Copyright © 2023 Limond
Contattaci