LIMOND

BRUNO MORASSUTTI 100+1!

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BRUNO MORASSUTTI 100+1! La cultura del progetto in Italia dal secondo dopoguerra

Il volume, bilingue italiano e inglese, accompagna la mostra Bruno Morassutti 100+1! (ADI Design Museum, 18 novembre 2021 – 23 gennaio 2022), realizzata in occasione del centenario della nascita di Bruno Morassutti (1920-2020) in omaggio a uno dei protagonisti della cultura architettonica italiana della seconda metà del Novecento.
Attraverso le interpretazioni inedite di storici dell’architettura e filosofi come Carlo Olmo e Aldo Colonetti, il catalogo esplora il percorso di mostra diviso in sette sezioni tematiche mettendo a confronto i vari ambiti di ricerca ed i progetti più significativi realizzati da Morassutti lungo sessant’anni di attività, al fine di restituire il profilo di una personalità sfaccettata, aperta alle contaminazioni ed estremamente moderna nel suo approccio progettuale.
Il volume raccoglie un ricco apparato iconografico di fotografie, schizzi e materiali d’archivio che documenta un’ ampia scelta di progetti tra cui si segnalano: Edificio di Via Quadronno (1960-62), progetto per il concorso In/Arch Domosic con Enzo Mari (1963), Villa Von Saurma, Termini di Sorrento (1963), Edificio industriale a Longarone (1964), Complesso IBM a Novedrate (1970-74), Progetto di concorso “Una Porta per Venezia”, per l’Ottava Biennale di Architettura di Venezia (1992).

> Nato a Padova nel 1920, Morassutti si laurea all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1946, recandosi poi – unico italiano – per un anno nella comunità studio organizzata da Frank Lloyd Wright a Taliesin (1949-50). Di ritorno dall’esperienza americana, dopo una breve collaborazione con Carlo Scarpa, l’architetto padovano tempera le influenze wrightiane in un autonomo percorso di ricerca. Si trasferisce a Milano per lavorare allo studio BBPR, dove conosce Angelo Mangiarotti, col quale si associa per alcuni anni (1954-63). A partire dalla sua esperienza americana e dai suoi rapporti con i protagonisti del Movimento Moderno come Richard Neutra, la pubblicazione documenta opere e progetti ideati in sessant’anni di attività con particolare attenzione a restituire il ruolo rivestito dalle relazioni intessute con BBPR, Ponti, Scarpa, Dorfles, Cosentino, Buzzati e Cavalli Sforza.
Tra i suoi edifici più noti si ricorda la chiesa di Baranzate, l’edificio per appartamenti in via Gavirate e quello in via Quadronno a Milano. Nel 1967 si
associa agli architetti Giovanna Gussoni, Mario Memoli e Maria Gabriella Benevento, coi quali mette a punto lo straordinario complesso IBM a Novedrate
(1970-74), oltre a numerosi studi e progetti sull’utilizzo di sistemi costruttivi prefabbricati.