di Andrea De Matteis
Quale rapporto esiste, oggi, fra il progetto e la realtà in cui esso si inscrive? È a tale ambiziosa domanda che il libro cerca di dare una risposta. L’avvento delle città globali ha infatti privato l’architettura di quei sistemi di riferimento stabili che ne avevano nel tempo giustificato l’azione, e oggi vaga quasi sperduta in un inedito expanded field (per usare l’espressione di Rosalind Krauss) che la costringe a riformulare le proprie logiche.
In questo testo si illustra il delicato momento in cui, alla fine del secolo scorso, cominciò ad affacciarsi una prima consapevolezza dell’immanente discontinuità e genericità delle metropoli contemporanee, con la conseguente crisi della forma-progetto. La dissoluzione della città sul territorio e il moltiplicarsi di scorie, sprawl, residui e terrain vague, determinando una nuova dimensione dello spazio fisico, hanno infatti stimolato l’ideazione di nuove strategie di intervento, e dunque un ripensamento dello statuto stesso del progetto. L’autore si concentra in particolare sulle riflessioni teoriche degli architetti che hanno garantito alla disciplina l’apertura di inediti orizzonti: «l’insistere di Vittorio Gregotti sul lavoro nelle condizioni empiriche del reale richiama un’azione concreta nella realtà, esattamente come fa Rem Koolhaas quando denuncia la necessità di una nuova modestia con cui guardarla. […] Per questo motivo i due autori, apparentemente così lontani, hanno un ruolo cardine nel testo».
In chiusura, vengono descritte e criticate alcune tra le forme progettuali che vanno emergendo nella realtà contemporanea (ecologia, landscape urbanism, urban design, landscape infrastructure ecc.), nell’ambito di una sorta di «nuovo volontarismo» che mira a rendere indipendente il progetto in vista di piccole utopie realizzabili. Solo dotando l’architettura di una funzione «enzimatica», ovvero di «semi positivi», si potranno influenzare le trasformazioni della città contemporanea.
> Andrea De Matteis, architetto e dottore di ricerca in Progetti e politiche urbane, è professore a contratto di Urban design e Landscape design presso il Politecnico di Milano e ha insegnato presso la Domus Academy. Inoltre, partecipa a concorsi nazionali e internazionali di progettazione architettonica e urbana, e si occupa dello sviluppo di progetti urbani complessi. In particolare, ha lavorato per il Comune di Milano alla pianificazione di aree complesse di riqualificazione urbana e dal 2010 collabora con AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente Territorio) di Milano.
Veste editoriale: Brossura
Formato: 14×21,5
Pagine: 192
Immagini a colori:
Immagini b/n:
Lingua: IT
Anno: 2018
ISBN: 9788822901255
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INDICE
Andrea De Matteis, architetto e dottore di ricerca in Progetti e politiche urbane, è professore a contratto di Urban design e Landscape design presso il Politecnico di Milano e ha insegnato presso la Domus Academy. Inoltre, partecipa a concorsi nazionali e internazionali di progettazione architettonica e urbana, e si occupa dello sviluppo di progetti urbani complessi. In particolare, ha lavorato per il Comune di Milano alla pianificazione di aree complesse di riqualificazione urbana e dal 2010 collabora con AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente Territorio) di Milano.
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