Tra i numerosi interessi ricorrenti che collegano la ricca e aperta opera di Luigi Ghirri, un fascino per i viaggi risuona attraverso le sue fotografie, pubblicazioni e scritti. Questo libro del curatore James Lingwood traccia un percorso attraverso la fotografia di Ghirri tra il 1970 e il 1991, esplorando i molteplici modi in cui i viaggi appaiono: nei paesaggi iconici delle Dolomiti e dei laghi dell’Italia settentrionale; nei mondi specchio delle località balneari lungo l’Adriatico e il Mediterraneo; tra musei, siti archeologici e parchi a tema; all’interno di atlanti e su cartoline; e lungo le sue stesse librerie, con i loro titoli e ricordi evocativi. Questo libro curato in modo vivido traccia un percorso attraverso il lavoro di Ghirri che comprende punti di riferimento familiari e deviazioni sorprendenti, alternando molte delle sue fotografie più amate con scoperte inedite dall’archivio Ghirri. Luigi Ghirri: Viaggi presenta un artista essenziale della fine del ventesimo secolo attraverso uno dei suoi temi più duraturi e amati, approfondendo la concezione unica, giocosa e profonda di Ghirri della creazione di immagini in un’epoca di fotografia popolare e turismo. È completato da saggi approfonditi di James Lingwood, Tobia Bezzola e Maria Antonella Pellizzari, che collocano il lavoro di Ghirri in relazione ai contesti italiani e internazionali e al più ampio mondo della creazione e del consumo di immagini con cui si è impegnato con entusiasmo.

Among the many recurring interests that connect the rich and open-ended oeuvre of Luigi Ghirri, a fascination with travel resonates through his photographs, publications, and writings. This book by curator James Lingwood charts a course through Ghirri’s photography between 1970 and 1991, exploring the manifold ways in which journeys – viaggi – appear: in iconic landscapes in the Dolomites and the lakes of northern Italy; in the mirror-worlds of seaside resorts along the Adriatic and Mediterranean; among museums, archaeological sites, and theme parks; inside atlases and on postcards; and along his own bookshelves, with their evocative titles and mementoes. This vividly curated book maps a route through Ghirri’s work that takes in familiar landmarks and surprising detours, interleaving many of his best loved photographs with unseen discoveries from the Ghirri archive.
Luigi Ghirri: Viaggi introduces an essential artist of the late twentieth century through one of his most enduring and beloved themes, delving into Ghirri’s uniquely playful and profound conception of image-making in an age of popular photography and tourism. It is completed by in-depth essays by James Lingwood, Tobia Bezzola, and Maria Antonella Pellizzari, which situate Ghirri’s work in relation to Italian and international contexts and the wider world of image-making and consumption with which he enthusiastically engaged.