di Fernando Espuelas
Il saggio indaga il vuoto sia come concetto assoluto (la mancanza), sia nella sua concretezza materiale (spaziale, architettonica). Come contrappunto alla rigorosa struttura della trattazione, questa duplicità analitica, è testimoniata da una certa libertà di associazione di opere appartenenti a tempi e luoghi distanti tra loro, in cui il vuoto si manifesta di volta in volta come assenza (nelle stanza vuote dipinte da Van Gogh o da Hopper), simbolo (nel palazzo di Cnosso), rinuncia (nelle architetture di Mies van der Rohe), destino (nella dottrina taoista) o riflesso di uno stato d’animo (nelle incisioni di Piranesi).
Considerare il vuoto nella sua fisicità presuppone forse un approccio distante dalla nostra sensibilità: mentre in Oriente il concetto di vuoto, profondamente radicato nella cultura e nel sentire comune, è punto di partenza ed attivo strumento progettuale (nella casa giapponese così come nel giardino zen), in Occidente il vuoto diviene un utile momento di lettura ed analisi (della polis greca od anche dell’architettura moderna), ma non solo. Il vuoto in architettura, garante di senso e strumento compositivo, funziona anche da stimolatore emozionale: solo per fare un esempio, forse è proprio la perfetta e densa vacuità dello spazio interno del Pantheon che continua a meravigliarci a duemila anni dalla sua costruzione.
Veste editoriale: Brossura
Formato:
Pagine: 240
Immagini a colori:
Immagini b/n:
Lingua: IT
Anno: 2004
ISBN: 9788882730567
———————-
INDICE
PARTE PRIMA
IL VUOTO COME REALTA FISICA
23 1. Vacuità.
25 Un vuoto per l’eternità.
27 Lo spazio interno .
33 La casa dell’aldilà.
43 2. Lo spazio urbano.
43 Vuoto urbano, alta densità di avvenimenti.
46 La nascita dello spazio pubblico.
51 L’agorà di Atene.
56 Il tracciato di Mileto.
61 3. Less is more .
61 Immagine previa.
64 Una questione relativa alla verità.
69 Equivalenza, smaterializzazione, universalizzazione.
80 Epilogo .
81 4. Flessibile, mutevole .
81 Aperto, duttile e vuoto, lo scenario domestico.
84 Antefatti.
Fernando Espuelas, laureatosi in architettura nel 1978 è attualmente preside della Facoltà di Architettura dell’Università Europea di Madrid. All’attività di ricerca puramente teorica, testimoniata da numerose pubblicazioni, affianca da sempre la pratica progettuale; tra le sue ultime opere l’auditorium e la biblioteca a Colmenar Viejo e la biblioteca a El Escorial.
di Fernando Espuelas
Il saggio indaga il vuoto sia come concetto assoluto (la mancanza), sia nella sua concretezza materiale (spaziale, architettonica). Come contrappunto alla rigorosa struttura della trattazione, questa duplicità analitica, è testimoniata da una certa libertà di associazione di opere appartenenti a tempi e luoghi distanti tra loro, in cui il vuoto si manifesta di volta in volta come assenza (nelle stanza vuote dipinte da Van Gogh o da Hopper), simbolo (nel palazzo di Cnosso), rinuncia (nelle architetture di Mies van der Rohe), destino (nella dottrina taoista) o riflesso di uno stato d’animo (nelle incisioni di Piranesi).
Considerare il vuoto nella sua fisicità presuppone forse un approccio distante dalla nostra sensibilità: mentre in Oriente il concetto di vuoto, profondamente radicato nella cultura e nel sentire comune, è punto di partenza ed attivo strumento progettuale (nella casa giapponese così come nel giardino zen), in Occidente il vuoto diviene un utile momento di lettura ed analisi (della polis greca od anche dell’architettura moderna), ma non solo. Il vuoto in architettura, garante di senso e strumento compositivo, funziona anche da stimolatore emozionale: solo per fare un esempio, forse è proprio la perfetta e densa vacuità dello spazio interno del Pantheon che continua a meravigliarci a duemila anni dalla sua costruzione.
Veste editoriale: Brossura
Formato:
Pagine: 240
Immagini a colori:
Immagini b/n:
Lingua: IT
Anno: 2004
ISBN: 9788882730567
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INDICE
PARTE PRIMA
IL VUOTO COME REALTA FISICA
23 1. Vacuità.
25 Un vuoto per l’eternità.
27 Lo spazio interno .
33 La casa dell’aldilà.
43 2. Lo spazio urbano.
43 Vuoto urbano, alta densità di avvenimenti.
46 La nascita dello spazio pubblico.
51 L’agorà di Atene.
56 Il tracciato di Mileto.
61 3. Less is more .
61 Immagine previa.
64 Una questione relativa alla verità.
69 Equivalenza, smaterializzazione, universalizzazione.
80 Epilogo .
81 4. Flessibile, mutevole .
81 Aperto, duttile e vuoto, lo scenario domestico.
84 Antefatti.
Fernando Espuelas, laureatosi in architettura nel 1978 è attualmente preside della Facoltà di Architettura dell’Università Europea di Madrid. All’attività di ricerca puramente teorica, testimoniata da numerose pubblicazioni, affianca da sempre la pratica progettuale; tra le sue ultime opere l’auditorium e la biblioteca a Colmenar Viejo e la biblioteca a El Escorial.
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