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IL LABIRINTO DI DEDALO

31,50 

Esaurito

di Umberto BarbinaRoberto Masiero

IL LABIRINTO DI DEDALO. Per una Storia delle Tecniche dell’Architettura

La tecnica è mezzo per un fine, media tra risorse e finalità, tra necessario e possibile, tra materie e saperi. Quando diventa architettura, trasforma, innalza, accumula, scava, intreccia, lega, incastra, agglomera, integra. Tutto ciò per riparare, difendere, proteggere, ma anche per rappresentare, dominare. L’architettura, con le sue tecniche, è uno dei momenti più significativi di ogni civiltà; ne è il volto.

La storia dell’architettura è storia dell’abitare, delle politiche, delle economie, delle religioni; è storia dei luoghi, dei committenti, degli usi, dei costumi, degli stili, delle forme, delle volontà e dei poteri, ma è anche storia delle tecniche, dei saperi e delle scienze del costruire. Quanto l’architettura deve al costruire? Quanto alle tecniche? Perché non riprovare una storia dell’architettura come storia del costruire? Forse potremmo scoprire (riscoprire?) ciò che è “proprio” dell’architettura, ciò che la rende diversa dalle altre arti. 

Nel Labirinto di Dedalo gli autori ricercano, dai primordi a giorni nostri, i momenti più significativi di una futura storia dell’architettura come storia del costruire. Molto è cambiato, ma molto è rimasto sempre uguale. Ne emerge una prima mappa di casi esemplari che apre a nuovi interrogativi, e quindi a nuove ricerche, non solo attorno alla storia dell’architettura, ma anche alla storia della tecnica e della scienza.

> Umberto Barbisan , architetto, insegna Materiale e progettazione di elementi costruttivi all’Istituto universitario di architettura di Venezia (Iuav) e alla Facoltà di architettura dell’Università degli studi di Trieste (Faust). Fra le sue pubblicazioni: (con F. Laner) Terremoto ed architettura (Cluva, 1983); (con F. Laner) I secoli bui del terremoto (Angeli, 1986); La ricerca dell’archetipo nelle costruzioni (Angeli, 1994); La memoria delle regole nell’arte del costruire (La Bauta, 1996); I solai in legno (Angeli, 1997).

> Roberto Masiero , architetto, insegna Storia dell’architettura all’Istituto universitario di architettura di Venezia e alla Facoltà di architettura e ingegneria dell’Università degli studi di Trieste (Faust). Tra le sue più recenti pubblicazioni: Afra e Tobia Scarpa, architetture (Electa, 1996); (a cura di), Veneto. Itinerar neoclassici. I luoghi, la storia, l’architettura (Marsilio, 1998); Livio Vacchini, opere e progetti (Electa, 1999); L’architettura del Ticino, 1966-1996 (Skirà, 1999).

Veste editoriale: Brossura
Formato: 22×28
Pagine: 224
Immagini a colori:
Immagini b/n:
Lingua: IT
Anno: 2000

ISBN: 9788846419378

————————–

INDICE

Sorvolando il labirinto 
(Per tracciare una rotta; Archetipo e ectipo; La tecnologia dell’architettura come disciplina)
La tettonica nel mondo antico
(La questione delle origini; Iniziando dal trilite; La tettonica nell’architettura greca; La fonte vitruviana e la tecnica romana; Reinterpretazione della cupola)
Dal gotico al secolo dei lumi
(L’eccezionalità del gotico; Sull’arco a sesto acuto; La questione degli archi rampanti; Geometria e costruzione; Cupole e pseudo-cupole; Le torri medioevali; I complessi intrecci del cantiere; Le trasformazioni di un complesso architettonico nel corso dei secoli; Il grande cantiere di San Pietro in Vaticano; La cupola della Rotonda del Palladio; Il cantiere del sacrificio; La costruzione prima della formalizzazione della teoria delle strutture; La convenzionale nascita della teoria delle strutture; I riflessi della teoria delle strutture)
La tecnica fra Ottocento e Novecento 
(I percorsi della teoria delle strutture; La decadenza delle costruzioni in muratura portante; La rilettura dell’impiego del legno; Le strutture in metallo; Il momento paradigmatico della diffusione del calcestruzzo armato; La produzione bellica: sperimentazione e organizzazione; Architetture e tecnica nel Novecento: appunti di volo)
Cercando di uscire dal labirinto

IL LABIRINTO DI DEDALO

31,50 

Esaurito

di Umberto BarbinaRoberto Masiero

IL LABIRINTO DI DEDALO. Per una Storia delle Tecniche dell’Architettura

La tecnica è mezzo per un fine, media tra risorse e finalità, tra necessario e possibile, tra materie e saperi. Quando diventa architettura, trasforma, innalza, accumula, scava, intreccia, lega, incastra, agglomera, integra. Tutto ciò per riparare, difendere, proteggere, ma anche per rappresentare, dominare. L’architettura, con le sue tecniche, è uno dei momenti più significativi di ogni civiltà; ne è il volto.

La storia dell’architettura è storia dell’abitare, delle politiche, delle economie, delle religioni; è storia dei luoghi, dei committenti, degli usi, dei costumi, degli stili, delle forme, delle volontà e dei poteri, ma è anche storia delle tecniche, dei saperi e delle scienze del costruire. Quanto l’architettura deve al costruire? Quanto alle tecniche? Perché non riprovare una storia dell’architettura come storia del costruire? Forse potremmo scoprire (riscoprire?) ciò che è “proprio” dell’architettura, ciò che la rende diversa dalle altre arti. 

Nel Labirinto di Dedalo gli autori ricercano, dai primordi a giorni nostri, i momenti più significativi di una futura storia dell’architettura come storia del costruire. Molto è cambiato, ma molto è rimasto sempre uguale. Ne emerge una prima mappa di casi esemplari che apre a nuovi interrogativi, e quindi a nuove ricerche, non solo attorno alla storia dell’architettura, ma anche alla storia della tecnica e della scienza.

> Umberto Barbisan , architetto, insegna Materiale e progettazione di elementi costruttivi all’Istituto universitario di architettura di Venezia (Iuav) e alla Facoltà di architettura dell’Università degli studi di Trieste (Faust). Fra le sue pubblicazioni: (con F. Laner) Terremoto ed architettura (Cluva, 1983); (con F. Laner) I secoli bui del terremoto (Angeli, 1986); La ricerca dell’archetipo nelle costruzioni (Angeli, 1994); La memoria delle regole nell’arte del costruire (La Bauta, 1996); I solai in legno (Angeli, 1997).

> Roberto Masiero , architetto, insegna Storia dell’architettura all’Istituto universitario di architettura di Venezia e alla Facoltà di architettura e ingegneria dell’Università degli studi di Trieste (Faust). Tra le sue più recenti pubblicazioni: Afra e Tobia Scarpa, architetture (Electa, 1996); (a cura di), Veneto. Itinerar neoclassici. I luoghi, la storia, l’architettura (Marsilio, 1998); Livio Vacchini, opere e progetti (Electa, 1999); L’architettura del Ticino, 1966-1996 (Skirà, 1999).

Veste editoriale: Brossura
Formato: 22×28
Pagine: 224
Immagini a colori:
Immagini b/n:
Lingua: IT
Anno: 2000

ISBN: 9788846419378

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INDICE

Sorvolando il labirinto 
(Per tracciare una rotta; Archetipo e ectipo; La tecnologia dell’architettura come disciplina)
La tettonica nel mondo antico
(La questione delle origini; Iniziando dal trilite; La tettonica nell’architettura greca; La fonte vitruviana e la tecnica romana; Reinterpretazione della cupola)
Dal gotico al secolo dei lumi
(L’eccezionalità del gotico; Sull’arco a sesto acuto; La questione degli archi rampanti; Geometria e costruzione; Cupole e pseudo-cupole; Le torri medioevali; I complessi intrecci del cantiere; Le trasformazioni di un complesso architettonico nel corso dei secoli; Il grande cantiere di San Pietro in Vaticano; La cupola della Rotonda del Palladio; Il cantiere del sacrificio; La costruzione prima della formalizzazione della teoria delle strutture; La convenzionale nascita della teoria delle strutture; I riflessi della teoria delle strutture)
La tecnica fra Ottocento e Novecento 
(I percorsi della teoria delle strutture; La decadenza delle costruzioni in muratura portante; La rilettura dell’impiego del legno; Le strutture in metallo; Il momento paradigmatico della diffusione del calcestruzzo armato; La produzione bellica: sperimentazione e organizzazione; Architetture e tecnica nel Novecento: appunti di volo)
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