di Germano Celant
Emilio Vedova inizia la sua ricerca artistica negli anni trenta in una Venezia secentesca e barocca. Nel decennio successivo, giovanissimo, è figura di primo piano nel panorama artistico del dopoguerra e negli anni cinquanta; con Alberto Burri e Lucio Fontana rappresenta l’informale italiano ed europeo parallelamente all’espressionismo astratto americano di Jackson Pollock, Willem De Kooning e Franz Kline. A Berlino, nel 1964, realizza i Plurimi dell’Absurdes Berliner Tagebuch, a Montreal nel 1967 il Percorso/Plurimo/Luce, nel 1977 i Plurimi/Binari, fino ai Dischi, Tondi, Oltre degli anni ottanta. Leone d’Oro all’Opera alla Biennale del 1997, si è sempre battuto per l’autonomia dell’esperienza dell’arte contro ogni tipo di sopraffazione.
… in continuum, compenetrazioni/traslati ’87/’88 è un ciclo di 109 grandi tele concepito e creato tra il 1987 e il 1988. Dipinti bianco su nero e nero su bianco, realizzati con una particolare tecnica definita da Vedova “pittura cieca”, … in continuum è una sorta di accumulo “senza inizio e senza fine” che invade lo spazio in una libera e casuale stratificazione. Il gesto possibile di organizzare le tele in immagini mutevoli e in transito vuole esprimere l’instabile precarietà del nostro vivere e operare. Con il suo dirompente e spettacolare concerto luministico, …in continuum ci consegna un Vedova diverso, sempre impetuosamente presente alla sua condizione di essere umano e artista in una realtà inquieta e sospesa, in ascolto di altri possibili mondi.
– Catalogo della Mostra: Venezia, Fondazione Emilio e Annabianca Vedova (1 Giugno – 30 – Novembre 2011)
> Germano Celant, storico, critico e teorico dell’arte ha curato centinaia di mostre in tutto il mondo e pubblicato oltre cento libri e cataloghi.
Direttore della Fondazione Prada a Milano dal 1995, Celant è anche curatore della Fondazione Aldo Rossi a Milano, curatore della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova a Venezia, e responsabile scientifico per l’Arte e l’Architettura alla Triennale di Milano. È stato dal 1989 al 2008 Senior Curator per l’Arte Contemporanea al Solomon R. Guggenheim Museum a New York, direttore artistico della prima Biennale di Firenze nel 1996 e direttore della 47a Biennale di Venezia nel 1997, supervisore artistico di Genova 2004 – Capitale Europea della Cultura, oltre che di molte altre esposizioni. Contributing editor di lunga data di Artforum e Interview, Celant collabora regolarmente per l’Espresso e per Interni. Nel 1987 è stato insignito del Frank Jewett Mather Award, massimo riconoscimento americano per la critica d’arte.
Veste editoriale: Brossura
Formato: 24×28
Pagine: 180
Immagini b/n: 240
Lingua: IT
Anno: 2011
ISBN: 9788857211169
di Germano Celant
Emilio Vedova inizia la sua ricerca artistica negli anni trenta in una Venezia secentesca e barocca. Nel decennio successivo, giovanissimo, è figura di primo piano nel panorama artistico del dopoguerra e negli anni cinquanta; con Alberto Burri e Lucio Fontana rappresenta l’informale italiano ed europeo parallelamente all’espressionismo astratto americano di Jackson Pollock, Willem De Kooning e Franz Kline. A Berlino, nel 1964, realizza i Plurimi dell’Absurdes Berliner Tagebuch, a Montreal nel 1967 il Percorso/Plurimo/Luce, nel 1977 i Plurimi/Binari, fino ai Dischi, Tondi, Oltre degli anni ottanta. Leone d’Oro all’Opera alla Biennale del 1997, si è sempre battuto per l’autonomia dell’esperienza dell’arte contro ogni tipo di sopraffazione.
… in continuum, compenetrazioni/traslati ’87/’88 è un ciclo di 109 grandi tele concepito e creato tra il 1987 e il 1988. Dipinti bianco su nero e nero su bianco, realizzati con una particolare tecnica definita da Vedova “pittura cieca”, … in continuum è una sorta di accumulo “senza inizio e senza fine” che invade lo spazio in una libera e casuale stratificazione. Il gesto possibile di organizzare le tele in immagini mutevoli e in transito vuole esprimere l’instabile precarietà del nostro vivere e operare. Con il suo dirompente e spettacolare concerto luministico, …in continuum ci consegna un Vedova diverso, sempre impetuosamente presente alla sua condizione di essere umano e artista in una realtà inquieta e sospesa, in ascolto di altri possibili mondi.
– Catalogo della Mostra: Venezia, Fondazione Emilio e Annabianca Vedova (1 Giugno – 30 – Novembre 2011)
> Germano Celant, storico, critico e teorico dell’arte ha curato centinaia di mostre in tutto il mondo e pubblicato oltre cento libri e cataloghi.
Direttore della Fondazione Prada a Milano dal 1995, Celant è anche curatore della Fondazione Aldo Rossi a Milano, curatore della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova a Venezia, e responsabile scientifico per l’Arte e l’Architettura alla Triennale di Milano. È stato dal 1989 al 2008 Senior Curator per l’Arte Contemporanea al Solomon R. Guggenheim Museum a New York, direttore artistico della prima Biennale di Firenze nel 1996 e direttore della 47a Biennale di Venezia nel 1997, supervisore artistico di Genova 2004 – Capitale Europea della Cultura, oltre che di molte altre esposizioni. Contributing editor di lunga data di Artforum e Interview, Celant collabora regolarmente per l’Espresso e per Interni. Nel 1987 è stato insignito del Frank Jewett Mather Award, massimo riconoscimento americano per la critica d’arte.
Veste editoriale: Brossura
Formato: 24×28
Pagine: 180
Immagini b/n: 240
Lingua: IT
Anno: 2011
ISBN: 9788857211169
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