Case Milanesi 1923-1973: un libro scritto a quattro mani, quelle di Orsina Simona Pierini e Alessandro Isastia, che punta a divulgare la conoscenza di un’architettura che già da anni fa scuola e promuove un dinamismo anche culturale in continua crescita. In questa opera l’architettura milanese si rende protagonista di studi approfonditi, con le grandi firme dei complessi e dei palazzi più importanti che hanno segnato la storia e hanno contribuito a cambiare l’aspetto, non solo della città meneghina, ma di un intero territorio nazionale, varcando il confine e arrivando anche oltre oceano.
L’intento, in queste pagine ricche di schede e fotografie, è quello di raccontare i dettagli costruttivi che rendono di fondamentale interesse i palazzi oggetto dell’indagine, ma è anche quello di delineare, con assoluta precisione, le diverse soluzioni abitative.
I progetti sotto la lente degli studiosi che hanno contribuito a realizzare le schede che riempiono di storia il libro, sono nati dalle menti di architetti come Gio Ponti, solo per citarne uno. Un nome con una fortissima eco internazionale, padre di uno dei simboli dell’architettura milanese, e non solo: il Grattacielo Pirelli, un palazzo che viene contestualizzato in un’urbanistica che detta regole ben precise, ma che nasce anche in stretta relazione con il tessuto culturale milanese perfettamente rappresentato in questa costruzione.
I nomi raccontati in questo libro sono davvero tanti e si contendono un primato di assoluta eccellenza nella ricerca di una innovazione e di uno stile che rende Milano un perfetto oggetto di studio per giovani architetti o anche per chi, semplicemente, per l’architettura, ha una vera passione. Questo il parterre: Asnago, Vender, Magistretti, Figini, Pollini, Terragni, Lingeri, Portaluppi, Caccia Dominioni, Bottoni, Gardella e Zanuso. Un viaggio unico, fatto di immagini che riescono a descrivere e a raccontare un intero secolo di architettura all’avanguardia.
L’interesse per gli anni d’oro della architettura milanese, il periodo che va dalle prime sperimentazioni della Ca’ Bru¨ tta di Giovanni Muzio alle ultime opere del Moderno negli anni Settanta, è in continua crescita.
Studiosi, appassionati, ricercatori girano per Milano alla ricerca delle opere di Terragni, Ponti, Portaluppi, Lingeri, Asnago e Vender, Figini e Pollini, Caccia Dominioni, Bottoni, Gardella, BBPR, Zanuso, Magistretti e molti altri architetti che hanno reso Milano un museo a cielo aperto del Novecento.
Ancora non esisteva però un libro che in circa 80 schede ridisegnasse planimetrie, piante e prospetti degli edifici, in modo da cogliere sia i dettagli costruttivi sia le soluzioni abitative. Questo volume è il risultato di un lavoro di ricerca che gli autori hanno condotto con un team del Politecnico di Milano. Ogni edificio è accompagnato da una o più fotografie di Stefano Topuntoli scattate per l’occasione e da materiale di repertorio.
Il volume, introdotto da Cino Zucchi – noto architetto e studioso dell’architettura milanese, è accompagnato da due saggi critici degli autori che collocano la stagione milanese nel più ampio contesto dell’architettura del XX secolo. Una mappa localizza gli edifici nel contesto cittadino. Completano il volume un’ampia bibliografia a cura di Maurizio Grandi e, in appendice, la traduzione dei testi in inglese.
Orsina Simona Pierini Professore Associato in Composizione Architettonica al DAStU del Politecnico di Milano, PhD allo IUAV nel 1996. Cura mostre e pubblica articoli e saggi, anche monografici, sul progetto moderno e contemporaneo, riletto nella continuità dell’esperienza storica, attraverso i temi del dettaglio, della facciata e della residenza urbana. Alessandro Isastia Dottore di ricerca in Architettura, Urbanistica e Conservazione. Svolge attività di insegnamento e ricerca sui temi dello spazio e della composizione architettonica. Si occupa inoltre di disegno dell’architettura e di rappresentazione cartografica del paesaggio.
Case Milanesi 1923-1973: un libro scritto a quattro mani, quelle di Orsina Simona Pierini e Alessandro Isastia, che punta a divulgare la conoscenza di un’architettura che già da anni fa scuola e promuove un dinamismo anche culturale in continua crescita. In questa opera l’architettura milanese si rende protagonista di studi approfonditi, con le grandi firme dei complessi e dei palazzi più importanti che hanno segnato la storia e hanno contribuito a cambiare l’aspetto, non solo della città meneghina, ma di un intero territorio nazionale, varcando il confine e arrivando anche oltre oceano.
L’intento, in queste pagine ricche di schede e fotografie, è quello di raccontare i dettagli costruttivi che rendono di fondamentale interesse i palazzi oggetto dell’indagine, ma è anche quello di delineare, con assoluta precisione, le diverse soluzioni abitative.
I progetti sotto la lente degli studiosi che hanno contribuito a realizzare le schede che riempiono di storia il libro, sono nati dalle menti di architetti come Gio Ponti, solo per citarne uno. Un nome con una fortissima eco internazionale, padre di uno dei simboli dell’architettura milanese, e non solo: il Grattacielo Pirelli, un palazzo che viene contestualizzato in un’urbanistica che detta regole ben precise, ma che nasce anche in stretta relazione con il tessuto culturale milanese perfettamente rappresentato in questa costruzione.
I nomi raccontati in questo libro sono davvero tanti e si contendono un primato di assoluta eccellenza nella ricerca di una innovazione e di uno stile che rende Milano un perfetto oggetto di studio per giovani architetti o anche per chi, semplicemente, per l’architettura, ha una vera passione. Questo il parterre: Asnago, Vender, Magistretti, Figini, Pollini, Terragni, Lingeri, Portaluppi, Caccia Dominioni, Bottoni, Gardella e Zanuso. Un viaggio unico, fatto di immagini che riescono a descrivere e a raccontare un intero secolo di architettura all’avanguardia.
L’interesse per gli anni d’oro della architettura milanese, il periodo che va dalle prime sperimentazioni della Ca’ Bru¨ tta di Giovanni Muzio alle ultime opere del Moderno negli anni Settanta, è in continua crescita.
Studiosi, appassionati, ricercatori girano per Milano alla ricerca delle opere di Terragni, Ponti, Portaluppi, Lingeri, Asnago e Vender, Figini e Pollini, Caccia Dominioni, Bottoni, Gardella, BBPR, Zanuso, Magistretti e molti altri architetti che hanno reso Milano un museo a cielo aperto del Novecento.
Ancora non esisteva però un libro che in circa 80 schede ridisegnasse planimetrie, piante e prospetti degli edifici, in modo da cogliere sia i dettagli costruttivi sia le soluzioni abitative. Questo volume è il risultato di un lavoro di ricerca che gli autori hanno condotto con un team del Politecnico di Milano. Ogni edificio è accompagnato da una o più fotografie di Stefano Topuntoli scattate per l’occasione e da materiale di repertorio.
Il volume, introdotto da Cino Zucchi – noto architetto e studioso dell’architettura milanese, è accompagnato da due saggi critici degli autori che collocano la stagione milanese nel più ampio contesto dell’architettura del XX secolo. Una mappa localizza gli edifici nel contesto cittadino. Completano il volume un’ampia bibliografia a cura di Maurizio Grandi e, in appendice, la traduzione dei testi in inglese.
Orsina Simona Pierini Professore Associato in Composizione Architettonica al DAStU del Politecnico di Milano, PhD allo IUAV nel 1996. Cura mostre e pubblica articoli e saggi, anche monografici, sul progetto moderno e contemporaneo, riletto nella continuità dell’esperienza storica, attraverso i temi del dettaglio, della facciata e della residenza urbana. Alessandro Isastia Dottore di ricerca in Architettura, Urbanistica e Conservazione. Svolge attività di insegnamento e ricerca sui temi dello spazio e della composizione architettonica. Si occupa inoltre di disegno dell’architettura e di rappresentazione cartografica del paesaggio.
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