48,00 €
Esaurito
di Franca Semi
Un libro per architetti, storici dell’arte e dell’architettura e l’affollato mondo degli appassionati estimatori di Carlo Scarpa, in Italia e all’estero
“Il modo di insegnare di mio padre non era cattedratico, non lo era per la sua natura e il suo insegnamento si radicava nelle esperienze che aveva avuto all’inizio. Era, se vogliamo dire, uno svelarsi personale sui temi proposti dagli allievi, talvolta in maniera poco urbana, sovente ironica e caustica. Lo ricordano in tanti ancora adesso. Il lavoro dell’allievo inventava il suo lavoro e il dispiegarne i ragionamenti era la maniera sua di insegnare, era la sua materia d’insegnamento. Molte erano le digressioni, o i ragionamenti che illuminavano il perché di cose esistenti, le sue o di altri.
Questo suo modo d’insegnare, per sua natura effimero, Franca Semi ha avuto l’idea, dal mio punto di vista meravigliosa, di registrarlo, fissarlo appunto nel tempo. Alla maniera di uno scienziato, il suo modo silenzioso ha salvato le parole, i disegni fatti alla lavagna, il materiale, diremmo oggi, per un tempo propizio. Ne è stata gelosissima conservatrice per lunghi anni e non ha mai accettato occasioni facili – gliene sono state offerte molte -, fino ad oggi nessuna l’ha convinta. Dobbiamo a questo rigore l’aver salvato e raccolto il materiale”
(dalla prefazione di Tobia Scarpa)
– con un testo di Tobia Scarpa – Brani audio dalle lezioni di Carlo Scarpa in un CD-Rom allegato
> Carlo Scarpa (Venezia 1906 – Sendai, Giapppone, 1978) è stato uno dei maggiori architetti del XX secolo. Si diploma a Venezia nel 1926, presso l’Accade mia di Belle Arti. La frequentazione di personalità artistiche e intellettuali veneziane e internazionali negli anni della formazione ampliano l’orizzonte dei suoi interessi che travalicano i limiti ristretti imposti dalle circostanze storiche. La sua collaborazione con l’industria vetraria muranese, dal 1933 al 1947, documenta, oltre a una creativa interpretazione della tecnica, anche l’attenzione rivolta alle esperienze della Secessione viennese, all’Oriente, a Frank Lloyd Wright. Dal 1948 avvia una lunga collaborazione con la Biennale di Venezia, sperimentando e affinando l’arte dell’allestimento.
Scarpa inizia la sua attività didattica presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1926 per terminarla nel 1976. Dell’IUAV fu anche direttore dal 1971 al 1974.
Nel 1956 riceve il premio Olivetti. Tra le sue opere più importanti sono da ricordare: il museo Abatellis a Palermo (1953-1954), il negozio Olivetti a Vene zia (1957-1958), il museo di Castelvecchio a Verona (1957-1975), la Fondazione Querini Stampalia a Venezia (1961-1963), il cimitero Brion a San Vito di Altivole (1969-1978) e la sede della Banca Popolare di Verona (1973-1978).
> Franca Semi nasce a Capodistria il 16 maggio 1943. Laureata presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) nel 1970 (relatore Carlo Scarpa), ha collaborato ai progetti di Scarpa per il teatro Carlo Fe lice di Genova e al concorso per il teatro municipale di Vicenza. Dal 1968 ha collaborato con Scarpa per il progetto della sede della Fondazione A. Ma sieri a Vene zia, e dopo la sua morte ha concluso l’opera (inaugurata nel 1983).
Già borsista e ricercatore universitario, nel 1988 vince un concorso nazionale per professore associato, ricoprendo la cattedra di arredamento e architettura degli interni presso l’IUAV, fino al 2003.
Svolge attività professionale a Venezia. Ha collaborato all’allestimento di grandi mostre d’arte a Verona e a Venezia; ha realizzato nu merosi progetti di restauro e ristrutturazione di interni privati; nel 1993 ha realizzato nel campo del Ghetto di Vene zia il “Monumento agli ebrei scomparsi nei campi nazisti”.
Ha pubblicato scritti sulla tipologia dell’edilizia veneziana, su questioni di museografia e su Carlo Scarpa.
Veste editoriale: Brossura + CD-Rom
Formato: 22×25,5
Pagine: 356
Immagini a colori: 100
Immagini b/n: 72
Lingua: IT
Anno: 2010
ISBN: 9788889632260
48,00 €
Esaurito
di Franca Semi
Un libro per architetti, storici dell’arte e dell’architettura e l’affollato mondo degli appassionati estimatori di Carlo Scarpa, in Italia e all’estero
“Il modo di insegnare di mio padre non era cattedratico, non lo era per la sua natura e il suo insegnamento si radicava nelle esperienze che aveva avuto all’inizio. Era, se vogliamo dire, uno svelarsi personale sui temi proposti dagli allievi, talvolta in maniera poco urbana, sovente ironica e caustica. Lo ricordano in tanti ancora adesso. Il lavoro dell’allievo inventava il suo lavoro e il dispiegarne i ragionamenti era la maniera sua di insegnare, era la sua materia d’insegnamento. Molte erano le digressioni, o i ragionamenti che illuminavano il perché di cose esistenti, le sue o di altri.
Questo suo modo d’insegnare, per sua natura effimero, Franca Semi ha avuto l’idea, dal mio punto di vista meravigliosa, di registrarlo, fissarlo appunto nel tempo. Alla maniera di uno scienziato, il suo modo silenzioso ha salvato le parole, i disegni fatti alla lavagna, il materiale, diremmo oggi, per un tempo propizio. Ne è stata gelosissima conservatrice per lunghi anni e non ha mai accettato occasioni facili – gliene sono state offerte molte -, fino ad oggi nessuna l’ha convinta. Dobbiamo a questo rigore l’aver salvato e raccolto il materiale”
(dalla prefazione di Tobia Scarpa)
– con un testo di Tobia Scarpa – Brani audio dalle lezioni di Carlo Scarpa in un CD-Rom allegato
> Carlo Scarpa (Venezia 1906 – Sendai, Giapppone, 1978) è stato uno dei maggiori architetti del XX secolo. Si diploma a Venezia nel 1926, presso l’Accade mia di Belle Arti. La frequentazione di personalità artistiche e intellettuali veneziane e internazionali negli anni della formazione ampliano l’orizzonte dei suoi interessi che travalicano i limiti ristretti imposti dalle circostanze storiche. La sua collaborazione con l’industria vetraria muranese, dal 1933 al 1947, documenta, oltre a una creativa interpretazione della tecnica, anche l’attenzione rivolta alle esperienze della Secessione viennese, all’Oriente, a Frank Lloyd Wright. Dal 1948 avvia una lunga collaborazione con la Biennale di Venezia, sperimentando e affinando l’arte dell’allestimento.
Scarpa inizia la sua attività didattica presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1926 per terminarla nel 1976. Dell’IUAV fu anche direttore dal 1971 al 1974.
Nel 1956 riceve il premio Olivetti. Tra le sue opere più importanti sono da ricordare: il museo Abatellis a Palermo (1953-1954), il negozio Olivetti a Vene zia (1957-1958), il museo di Castelvecchio a Verona (1957-1975), la Fondazione Querini Stampalia a Venezia (1961-1963), il cimitero Brion a San Vito di Altivole (1969-1978) e la sede della Banca Popolare di Verona (1973-1978).
> Franca Semi nasce a Capodistria il 16 maggio 1943. Laureata presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) nel 1970 (relatore Carlo Scarpa), ha collaborato ai progetti di Scarpa per il teatro Carlo Fe lice di Genova e al concorso per il teatro municipale di Vicenza. Dal 1968 ha collaborato con Scarpa per il progetto della sede della Fondazione A. Ma sieri a Vene zia, e dopo la sua morte ha concluso l’opera (inaugurata nel 1983).
Già borsista e ricercatore universitario, nel 1988 vince un concorso nazionale per professore associato, ricoprendo la cattedra di arredamento e architettura degli interni presso l’IUAV, fino al 2003.
Svolge attività professionale a Venezia. Ha collaborato all’allestimento di grandi mostre d’arte a Verona e a Venezia; ha realizzato nu merosi progetti di restauro e ristrutturazione di interni privati; nel 1993 ha realizzato nel campo del Ghetto di Vene zia il “Monumento agli ebrei scomparsi nei campi nazisti”.
Ha pubblicato scritti sulla tipologia dell’edilizia veneziana, su questioni di museografia e su Carlo Scarpa.
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Formato: 22×25,5
Pagine: 356
Immagini a colori: 100
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Lingua: IT
Anno: 2010
ISBN: 9788889632260
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