di Paolo Carpeggiani – Laura Giacomini
Luigi Trezza (c.1752 – 1823) è tra i più rinomati architetti attivi a Verona nei decenni a cavaliere tra XVIII e XIX. Permeato di cultura classicista, grande ammiratore di Michele Sanmicheli del quale rilevò le opere, svolse un’intensa attività come progettista, testimoniata da numerose realizzazioni e da un imponente corpo di disegni. I suoi interessi spaziarono dalle opere pubbliche ai palazzi privati, dalle chiese alle ville e ai giardini.
Nel 1795 il Trezza, più che quarantenne e già affermato nella carriera, intraprese un viaggio di studio della durata di sette mesi, che aveva come meta privilegiata Roma, con escursioni a Caprarola, Tivoli, Frascati, anzitutto nel Regno di Napoli. All’andata l’itinerario si snodò attraverso alla Toscana, con soste a Firenze, Pisa, Livorno e Siena; al ritorno seguì la via dell’Adriatico, da Ancona a Ravenna, a Rimini; e da qui lungo l’asse della via Emilia: Cesena, Bologna, Modena, Parma, Reggio.
A testimonianza del suo Grand Tour il Trezza ha lasciato il prezioso taccuino manoscritto (Verona, Biblioteca Civica) che è l’oggetto di questo volume: un racconto di 500 pagine, denso di descrizioni e commenti, arricchito con oltre 200 illustrazioni, alzati, piante, schizzi, dettagli, dal quale emerge l’ampio spettro di interessi dell’architetto veronese: non solo l’architettura nel suo storico dipanarsi dall’Antico al Settecento, ma anche le tecniche, i materiali e le macchine, i giardini, il paesaggio, la natura con i suoi fenomeni.
Il volume, introdotto da saggi sulla figura del Trezza e sul tema del viaggio riguardo agli architetti del tempo, offre una dettagliata antologia ragionata del taccuino ordinata per periodi storici e temi particolari, col corredo di aggiornate bibliografie e di illustrazioni.
Veste editoriale: Brossura
Formato: 21×21
Pagine: 270
Lingua: IT
Anno: 2011
ISBN: 9788838760525
Paolo Carpeggiani. Professore ordinario di Storia dell’Architettura nel Politecnico di Milano. I suoi interessi per la ricerca storica spaziano dall’arte all’architettura, alla città, dal giardino all’ingegneria militare e idraulica entro un arco cronologico ampio, tra XV e XIX secolo, con particolare riguardo per il Rinascimento. Ha partecipato come relatore a vari congressi internazionali e nazionali. E’ autore di numerosi saggi, tra i quali: Michelangelo e il Veneto (1975), Falconetto (1977), Alvise Cornaro. Scritti sull’architettura (1980), Palazzo Thiene Bonin Longare a Vicenza (1982), Traccia per una storia urbana di Mantova dalle origini all’Ottocento (1983), Giardini cremonesi tra ‘700 e ‘800 (1990), G. B. Bertani (1992), B. Facciotto (1994), Pompeo Pedemonte (2002), Album dei disegni raccolti da Carlo d’Arco (2007). Con C. Tellini Perina ha pubblicato Sant’Andrea in Mantova (1987) e Giulio Romano (1987); con altri autori Il Palazzo Ducale di Mantova (2003) e Leon Battista Alberti architetto (2005). Con A. M. Lorenzoni ha curato l’edizione del Carteggio di Luca Fancelli (1998). Laura Giacomini. Dottore di ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica, docente del Politecnico di Milano, sede di Mantova. Ha collaborato alla stesura delle schede per il catalogo della mostra Gonzaga. La Celeste Galeria (2002). Le sue ricerche sono incentrate soprattutto sull’architettura milanese tra XVI e XIX secolo, con particolare riguardo per l’edilizia privata tra Rinascimento e Barocco, alla quale ha dedicato il saggio monografico Costruire una lauta dimora. Milano nell’età dei Borromeo 1560-1631 (2007). Suoi contributi sono ospitati in rinomati periodici di settore (“Arte Lombarda”, “Quaderni di Palazzo Te”, “Archivio Storico Lombardo”, “Acta historiae artis Slovenica”), e negli atti di importanti convegni nazionali e internazionali quali XXXVI Settimana di studi dell’Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini” (Prato, 2004), Second e Third International Congress on Construction History (Cambridge, 2006; Cottbus, 2009). Nel 2011, con altri autori, ha pubblicato il volume Villa Perabò a Varese.
di Paolo Carpeggiani – Laura Giacomini
Luigi Trezza (c.1752 – 1823) è tra i più rinomati architetti attivi a Verona nei decenni a cavaliere tra XVIII e XIX. Permeato di cultura classicista, grande ammiratore di Michele Sanmicheli del quale rilevò le opere, svolse un’intensa attività come progettista, testimoniata da numerose realizzazioni e da un imponente corpo di disegni. I suoi interessi spaziarono dalle opere pubbliche ai palazzi privati, dalle chiese alle ville e ai giardini.
Nel 1795 il Trezza, più che quarantenne e già affermato nella carriera, intraprese un viaggio di studio della durata di sette mesi, che aveva come meta privilegiata Roma, con escursioni a Caprarola, Tivoli, Frascati, anzitutto nel Regno di Napoli. All’andata l’itinerario si snodò attraverso alla Toscana, con soste a Firenze, Pisa, Livorno e Siena; al ritorno seguì la via dell’Adriatico, da Ancona a Ravenna, a Rimini; e da qui lungo l’asse della via Emilia: Cesena, Bologna, Modena, Parma, Reggio.
A testimonianza del suo Grand Tour il Trezza ha lasciato il prezioso taccuino manoscritto (Verona, Biblioteca Civica) che è l’oggetto di questo volume: un racconto di 500 pagine, denso di descrizioni e commenti, arricchito con oltre 200 illustrazioni, alzati, piante, schizzi, dettagli, dal quale emerge l’ampio spettro di interessi dell’architetto veronese: non solo l’architettura nel suo storico dipanarsi dall’Antico al Settecento, ma anche le tecniche, i materiali e le macchine, i giardini, il paesaggio, la natura con i suoi fenomeni.
Il volume, introdotto da saggi sulla figura del Trezza e sul tema del viaggio riguardo agli architetti del tempo, offre una dettagliata antologia ragionata del taccuino ordinata per periodi storici e temi particolari, col corredo di aggiornate bibliografie e di illustrazioni.
Veste editoriale: Brossura
Formato: 21×21
Pagine: 270
Lingua: IT
Anno: 2011
ISBN: 9788838760525
Paolo Carpeggiani. Professore ordinario di Storia dell’Architettura nel Politecnico di Milano. I suoi interessi per la ricerca storica spaziano dall’arte all’architettura, alla città, dal giardino all’ingegneria militare e idraulica entro un arco cronologico ampio, tra XV e XIX secolo, con particolare riguardo per il Rinascimento. Ha partecipato come relatore a vari congressi internazionali e nazionali. E’ autore di numerosi saggi, tra i quali: Michelangelo e il Veneto (1975), Falconetto (1977), Alvise Cornaro. Scritti sull’architettura (1980), Palazzo Thiene Bonin Longare a Vicenza (1982), Traccia per una storia urbana di Mantova dalle origini all’Ottocento (1983), Giardini cremonesi tra ‘700 e ‘800 (1990), G. B. Bertani (1992), B. Facciotto (1994), Pompeo Pedemonte (2002), Album dei disegni raccolti da Carlo d’Arco (2007). Con C. Tellini Perina ha pubblicato Sant’Andrea in Mantova (1987) e Giulio Romano (1987); con altri autori Il Palazzo Ducale di Mantova (2003) e Leon Battista Alberti architetto (2005). Con A. M. Lorenzoni ha curato l’edizione del Carteggio di Luca Fancelli (1998). Laura Giacomini. Dottore di ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica, docente del Politecnico di Milano, sede di Mantova. Ha collaborato alla stesura delle schede per il catalogo della mostra Gonzaga. La Celeste Galeria (2002). Le sue ricerche sono incentrate soprattutto sull’architettura milanese tra XVI e XIX secolo, con particolare riguardo per l’edilizia privata tra Rinascimento e Barocco, alla quale ha dedicato il saggio monografico Costruire una lauta dimora. Milano nell’età dei Borromeo 1560-1631 (2007). Suoi contributi sono ospitati in rinomati periodici di settore (“Arte Lombarda”, “Quaderni di Palazzo Te”, “Archivio Storico Lombardo”, “Acta historiae artis Slovenica”), e negli atti di importanti convegni nazionali e internazionali quali XXXVI Settimana di studi dell’Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini” (Prato, 2004), Second e Third International Congress on Construction History (Cambridge, 2006; Cottbus, 2009). Nel 2011, con altri autori, ha pubblicato il volume Villa Perabò a Varese.
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